Making Movies

Making Movies Dire Straits

Artista: Dire Straits, Anno: 1980.

Quante volte ci siamo sentiti dire o abbiamo detto “Te sei giovane, non puoi capire”.

In realtà ci sono dei temi che tutti possiamo capire, dai quindicenni agli ottantenni senza escludere nessuno, uno di questi temi è l’amore. Tutti noi ci siamo innamorati almeno una volta, qualcuno di noi è stato anche rifiutato ed ha a sofferto per questo. Making Movies parla proprio di questo: dell’amore vero, quello adolescenziale, quello puro e privo di retoriche “da adulti”.

Making Movies”, il terzo album dei Dire Straits, è senz’ombra di dubbio l’opera che ha consacrato Mark Knopfer & Co. nell’olimpo dei grandi della musica. “Erano già famosi prima eh!” potreste dire, e in effetti è vero, i primi due album avevano già introdotto il gruppo sul palcoscenico mondiale, ma ancora oggi vengono considerati molto più “tecnici” e complicati. Provo a spiegarmi meglio, i primi due album, Dire Straits (1978) e Communiqué (1979), avevano al loro interno dei pezzi di pregevole fattura, ma troppo tecnici per essere veramente apprezzati dal grande pubblico ad eccezione di Sultan of Wings. Making Movies, invece, è l’album di maggior successo dei Dire Straits e potrebbe essere considerato una sorta di manifesto musicale, o meglio, una grande raccolta di hits “per tutti”.

Come spesso accade, e nel mondo del rock accade più spesso che in altri ambiti, le frizioni interne alla band producono quel quid mancante, o forse latente, che spinge i membri a creare i dischi migliori. Making Movies nasce infatti dall’improvvisa partenza di David Knopfer, che reputava il fratello, Mark, un capo che tarpava le ali alla sua libertà di espressione. David decise di lasciare il gruppo e intraprendere una carriera da solista che, per sua sfortuna, non ebbe il successo sperato.

Venne chiamato Roy Bittan, tastierista della celebre E-Street band di Bruce Springsteen, che riuscì a portare, oltre alle sue skills da tastierista, anche un modo diverso di concepire la musica, che stimolò ulteriormente Mark.

Dire straits gruppo rock
Dire Straits – Gruppo

Tracce

Lato A

Tunnel of Love – 8:12

Romeo and Juliet – 6:01

Skateaway – 6:15

Lato B

Expresso Love – 5:00

Hand in Hand – 4:46

Solid Rock – 3:17

Les Boys – 4:06


Tunnel of Love

L’album inizia con quello che personalmente ritengo il loro miglior singolo in assoluto: Tunnel of love.

L’ascolto si apre con “Carousel Waltz”, una melodia di Rodgers e Hammerstein, che nulla ha in confronto delle canzoni precedenti che invece presentavano introduzioni silenziose. Dopo qualche secondo, ecco la chitarra di Mark.

Questa canzone non è solo una delle migliori, ma detta i temi che verranno trattati in tutto tutto l’album, è una bussola, una guida per l’ascoltatore: AMORE.

La storia di due ragazzi che si incontrano al luna park, scoprono di amarsi, ma a fine serata si lasciano, perché? Per il motivo che spesso ci impedisce di amare nuovamente: la paura di soffrire. Le emozioni si trasformano così come si trasforma la chitarra, nella prima fase, quella del colpo di fulmine e della gioia, la chitarra “ride”, è forte e decisa, mentre nella seconda parte, dove subentra la paura di amare, Knopfer quasi sussurra con il suo strumento, esplicitando ancora di più il dolore.

Il tocco di classe è la frase finale, ripetuta più volte fino a sussurrarla con la voce distrutta dal dolore in un climax discendente: “Girl you look so pretty to me like you always did, oh like the spanish city to me when we were kids”

Romeo and Juliet

Romeo and Juliet di William Shakespeare è forse la storia d’amore (tragica) più famosa della storia. Un amore vero e puro, ostacolato e culminato con la morte tragica dei due amanti. In Making Movies i Dire Straits decidono di fondere la loro musica con questo capolavoro del Bardo.

Leggendo di qua e di là ho capito che in molti la considerano la pop ballad per eccellenza, probabilmente la più bella canzone d’amore mai composta… e chi sono io per contraddirli? È una canzona struggente e stupenda, perché lui, Romeo, rappresenta l’amore sincero, quello puro, quello disinteressato poiché perduto o non corrisposto.

Questo brano però è molto importante perché presenta una grande novità: Chitarra resofonica, utilizzata successivamente da Knopfer per Brothers in Arms.

Mark Knopfer

Skataway

Skateaway rispetto ai primi due brani è decisamente diverso, presenta meno chitarra e molta più tastiera, che è la protagonista indiscussa del brano. La canzone parla, quasi in modo cinematografico, la storia di una ragazza attraversa il caos della città con i roller e lo fa estraniandosi dal mondo reale (skate-away) ascoltando il proprio walkman.

Recensioni

Nella sua recensione per Rolling Stone, David Fricke scrisse che «la combinazione della sceneggiatura lirica della star, le sue intense esibizioni vocali e la tagliente colonna sonora rock & roll della band sono mozzafiato – tutto ciò che i primi due album avrebbero dovuto essere, ma che non sono stati. Se Making Movies dei Dire Straits fosse realmente un film, potrebbe vincere uno stormo di Academy Awards».

La mia canzone preferita di Making Movies dei Dire Straits

2 commenti su “Making Movies”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *